Othelloman, uno dei cinque protagonisti del progetto “Il Silenzio è Dolo”, ci racconta l’iniziativa…
Abbiamo un nuovo presidente della Repubblica Italiana.
Il primo che viene da Palermo, come me.
Come le attitudini brandizzate “Mafia”, molte vengono da Palermo, dalla Sicilia, quelle attitudini che in base al contesto addirittura richiamano un tono di rispetto; sporco paradosso degli esseri umani.
Spesso il male e il suo antidoto provengono dalla stessa vita, dallo stesso luogo, dallo stesso concetto.
Adesso bisogna combattere riusciremo ad essere antidoto?
Il Presidente farà il suo corso, e spero possa essere differente dalla storia vissuta fino ad oggi.
Io, continuo il mio percorso.
Mafia? Fa spesso figo parlarne.
Adesso abbiamo addirittura scoperto che non è solo Palermo, Sicilia o sud.
Mafia?
Nel dettaglio: i suoi migliori alleati sono il compiacimento, l’ignoranza, la corruzione e il silenzio.
Già, ilsilenzio, il silenzo è quello che poi permette tutto. Il silenzio è quello che rende possibile la complicità della società con la mafia, la collusione.
Si parla di paura, di omertà … ma parlare non è facile se si è da soli.
Non è facile se non si è protetti.
E io mi sono rotto la minchia di essere un caso che fa la differenza.
Provengo da una regione meravigliosa e meravigliosa deve esserlo per le persone che la rendono tale (così come dice Lello), non per il sole e il mare.
Siamo oltre 5.000.000 di abitanti e ci siamo rotti di essere considerati mafiosi per colpa di poche migliaia di infami a cui abbiamo lasciato fare tutto quello che hanno voluto.
E finalmente l’Italia inizia a svegliarsi, dopo anni di considerazione estera di pizza, mafia e mandolino…
Allora bisogna cambiare.
Ma per farlo devi poter parlare, non solo perché ti va, ma il comportamento è importante.
Rendersi conto delle cose, di ciò che ti sta intorno.
Non sono nuovo a questo tipo di comunicazione, ho visto, scritto e cantato per spingere le persone e me per primo a “rendersi conto”, c’è chi sperava che demordessi, altri ci hanno creduto, ho portato avanti delle scelte etiche e vengo da un’esperienza che mi ha insegnato grandi lezioni … che so non essere sufficienti per evitare altri errori. Una certezza però, continua a mantenermi vivo: l’entusiasmo, il cuore da mettere senza riserve e l’energia da condividere e moltiplicare. E’ tutto uno.
E quando vedo che qualcosa succede, che nasce la speranza negli occhi di chi ascolta o legge, è nutrimento. E’ tutto uno. Specialmente quando si mette la faccia, quando metti il nome e la credibilità, … quando si parla di lotta alla mafia.
Non è un gioco se la vivi così, come la vivo io. Quando scopri che puoi.
Quando un’artista si rende conto di essere ascoltato, che sia anche solo una persona, una sola persona che venga influenzata dal suono, dalle parole, dalle azioni e dalla testimonianza, tutto cambia.
L’impatto cambia, la fonte cambia, l’ispirazione cambia, tu stesso cambi, perché sai che puoi cambiare.
Io sono, in continuo cambiamento.
Cambiare è “modificare uno stato”, e può prendere inevitabilmente solo due direzioni: “in bene” o “in male”. E questo dipende da noi.
“Il Silenzio è Dolo“, basterebbe poco per cambiare le cose.
Il silenzio ha fatto più vittime delle stragi di Stato, più vittime del piombo della mafia.
Il silenzio deve essere rotto perché, se il silenzio è d’oro per una cultura che ci ha portato allo sfacelo, è ora di cambiare direzione nettamente, radicalmente.
Bisogna unirsi e confrontarsi.
Martin Luther King ci ricordava che non potevamo essere il meglio in assoluto ma che potevamo essere migliori di noi stessi, momento dopo momento, esperienza dopo esperienza e, non solo possiamo dirlo a noi stessi ma possiamo dircelo vicendevolmente, perché può fare bene.
Sentirsi dare dei suggerimenti da qualcun altro è spesso vissuto come un fastidio e chi li da’ passa per professore, noioso, rompipalle.
Chi parla, poi, ancora oggi è “sbirro”, “spione”, “muffittiune”, “cantante” … e chi non parla è “uomo d’onore”, si deve portare rispetto.
Vogliamo, dobbiamo cambiare l’ordine della percezione di tutto questo schifo ed è possibile.
La realtà è la realtà dei fatti, non delle parole o dei commenti da dietro una tastiera, la realtà è quella dei com-por-ta-men-ti.
Dunque, vedere qualcosa che viene gestita male, vedere una prevaricazione, un comportamento sbagliato, subirlo o testimoniarlo deve necessariamente essere messo in evidenza, denunciato, esposto alla luce, sotto i riflettori. No, non parlo necessariamente di legalità, ci sono troppe cose legali che non condivido e dinamiche illegali indotte che dovrebbero essere invece permesse e rese legali.
Qui parlo di etica e se ci si rende conto che qualcosa può far male, danneggia, uccide o non rende giustizia a una vita, è giusto parlare e allora verrà il momento che le parole diverranno fatti.
Con Marco Ligabue che ci ha stimolato e coinvolto, partendo dall’input di Ismaele La Vardera, con l’energia di Lello Analfino e la testimonianza vivente di Valeria Grasso che ha “parlato”, ha denunciato e ha vissuto il silenzio di uno Stato distratto ma poi finalmente presente, vi invito dal profondo del cuore a diffondere il messaggio de #ilsilenzioèdolo virilizzando il video e il brano che accompagnano la petizione su change.org ma soprattutto iniziando a considerare da subito la necessita di un atteggiamento diverso sin dalle piccole azioni quotidiane.
Salvatore / Othelloman
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